Immagine. In Nasce forse… vi è una sorprendente aspettativa nella vivacità delle intuitive e geometriche campiture di colore. Nel loro insieme i segni che mi danno vita sono per Ambrosio una fluida condizione di pensiero che si offrono con le loro caratteristiche opportunità. Nella tela, io Immagine, ho vibrazioni relative ad un processo che sottrae il superfluo alla ricerca dell’essenziale.
L’artista, ha scelto di trasporre in me il suo pensiero mediante un linguaggio pittorico non gestuale ma di combinazioni in continuo movimento, esistenziali. Il segno che mi crea non è arbitrario, ma coerente e carico di senso che rimbalza avanti e indietro affinché nel mio equilibrio io possa trovare qualcosa di positivo per realizzare l’intimo ancoraggio tra l’autore e chi mi guarda. Nel crearmi, ho compreso che Ambrosio ha cesellato il suo linguaggio a colpi di prova ed errore sempre indifferente alle mode ma essendo vicino alla sua esperienza dell’arte. I segni che permettono la mia espressione sono qualcosa di legato alla tua capacità d’immaginazione.
Tu che mi guardi sei un decodificatore, che, in virtù delle tue competenze puoi risalire alle intenzioni che ha sviluppato l’autore che mi ha creata. Ciò che mi fa vivere, nella dialettica tra me Immagine e i segni che mi esprimono, sono il retaggio non della percezione ma della coscienza dell’artista. https://arte-ambrosiopaolo.com/portfolio/nasce-forse/





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