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Ambrosio Paolo - Dal sogno di Icaro a correre sull’acqua
Ambrosio Paolo - Dal sogno di Icaro a correre sull’acqua

DAL SOGNO DI ICARO A CORRERE SULL’ACQUA

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Ambrosio Paolo - Dal sogno di Icaro a correre sull’acqua
Dal sogno di Icaro a correre sull’acqua. Il camminare sull’acqua  è riportato dai tre Vangeli: nel Vangelo secondo Marco , secondo Matteo e secondo Giovanni dove si narra che Gesù mentre i suoi discepoli erano in barca verso Betsaida, in mezzo al lago, Gesù camminò su di esso e li abbia raggiunti.

Gaston Bachelard, il filosofo degli elementi materiali, scrive nel suo L’Eau et les rêves “Tutto quanto il cuore desidera può essere sempre ricondotto all’immagine dell’acqua”. L’acqua Per Bachelard esprime la dolcezza, ed è come il fondamentale alimento materno, il latte.

Anche Jung sostiene che l’acqua è una figura dell’inconscio, è la prima culla nel ventre materno ma anche simbolo di purificazione e di exitus. Dominare l’acqua diventa un’ambizione insopprimibile che il Christo moderno, artista, realizza con un lavoro fisico, non virtuale ma con la sua passerella lunga tre chilometri che permette al pubblico di camminare in massa sulle acque del Lago d’Iseo nel Marzo 2017.

The floating Piers la cui non virtualità ha portato a realizzare riflessi dorati con la stesura di un telo giallo.

La rivista Focus si chiede: «Che cosa c’è di miracoloso nel camminare sull’acqua? Eppure è proprio quello che, grazie a Focus, decine di persone hanno fatto a Riccione durante un convegno sulla felicità in una piscina speciale, preparata seguendo le istruzioni degli esperti della redazione.

Più che nel camminare, i volontari si sono esibiti in salti e corse sull’acqua, perché il liquido miracoloso si solidifica all’istante (e torna liquido subito dopo) solo quando calpestato con un po’ di forza.

Ma come mai la miscela si comporta così? Il motivo è dato dalla forma e dalle dimensioni delle particelle di amido: sono molto piccole e hanno una superficie irregolare, e quando sono sospese nell’acqua tendono a “incastrarsi” l’una sull’altra.

Se mescoliamo lentamente hanno il tempo di ruotare e scivolare l’una sull’altra, dando alla miscela l’aspetto liquido, ma se le agitiamo velocemente si “impacchettano” come le tessere di un puzzle tridimensionale e diventano un solido, che rimane tale fino a quando continuiamo a tenere la miscela in agitazione. Miracolo col trucco».

Camminare sull’acqua non sembra un miracolo nel regno animale. Come riporta Le Monde il 12 dicembre 2018 il camminare sull’acqua del Gecko (Hemidactylus platyurus) diffuso nel sud-est asiatico.

affascina da tempo i ricercatori.  Le ventose sotto i piedi entrano in gioco insieme alla coda che fa da spinta. Anche certi insetti con i piedi ultraleggeri che agiscono sulla tensione della superficie del liquido riescono a camminare delicatamente sull’acqua.

Grandi uccelli creano con i grandi piedi che battono l’acqua, delle bolle, e una forza ascensionale per decollare ma tutto ciò non basta per rimanere a galla.

La conclusione dei Biofisici dell’università Berkeley della California è che oltre al movimento frenetico delle gambe per proiettarsi verso l’alto, la sua pelle liscia e idrorepellente, è ondulando la coda come un coccodrillo che il Gecko aggiunge propulsione e ha la possibilità di correre veloce sull’acqua come sulla terra ma per poco tempo.

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